About

No Funny Stuff, un americano due molisani e un italiano armati di bizzarri strumenti fatti in casa con contenitori di fortuna, manici di scopa, seghe, assi per lavare i panni, pentole, lattine, innaffiatoi da giardino e quant’altro .

La loro musica, anch’essa rigorosamente homemade, è una esplosiva miscela di Heavy Swing, Bluegressive, Jug Band Blues e Punk Rock anni ’20. La scaletta si compone di pezzi originali, e reinterpretazioni di brani pop e rock moderni frullati insieme tra loro, stravolti negli arrangiamenti e riportati indietro nel tempo con un suono retrò.

Grazie alla straordinaria capacità della band di coinvolgere ed elettrizzare il pubblico e alla versatilità della scaletta, sempre frizzante, lo spettacolo si adatta a tutte le situazioni, dalle esibizioni in strada in stile busker a quelle in club, eventi privati, teatri e piazze.


La Band

Mike Botula

Voice, Ukulele

Giuseppe Cassa

 Guitars, Mandolin, Wathering Can-o-phone, Saw

Giuseppe Petti

Washboard, Spoons, Bells and Whistles

Fabio Gabbianelli

Double Bass


Bio 

Primavera del 2014, in un condominio alla periferia sud di Roma, due singolari personaggi prendono lo stesso ascensore e per un guasto vi rimangano bloccati. Esistono versioni contrastanti su quanto tempo i due siano rimasti chiusi nell’ascensore, ma fu abbastanza per poter fare conoscenza e scoprire che il primo era Mike Botula, bassista californiano di scuola punk rock reduce da una esibizione allo Sziget Festival con la sua band dell’epoca inbred knucklehead, e il secondo era Giuseppe Cassa, chitarrista molisano con la strana mania di creare strumenti musicali riciclando oggetti, di rientro dal suo negozio di strumenti preferito, Leroy Merlin.

Da quell’incontro nasce una collaborazione tra i due, che dopo qualche jam session, e aver buttato giù le prime idee, decidono di mettere su una vera e propria jug band.

A completare la formazione arrivano Giuseppe Petti, atipico percussionista specializzato nell’uso di washboard, batterie di pentole e lattine, e il bassista Gabriele Hintermann, che resterà nel gruppo per circa due anni per poi lasciare il posto al contrabbaso barockabilly di Fabio Gabbianelli.

Il Gruppo rispettando la tradizione delle jug band inizia ad esibirsi come buskers nelle strade di Roma facendosi subito notare per la naturale capacità di coinvolgere il pubblico e l’energia delle performance.

Coltivando la loro forte attitudine di street band partecipano a numerosi festival dedicati all’arte di strada tra cui Sarnico Buskers Festival, Scalea in piazza, Borgo Incantato, Tolfarte, Pe’ Strada for Emergency, Buskers in Town, e soprattutto il Ferrara Buskers Festival, il più grande buskers festival al mondo, di cui sono stati vincitori nell’edizione 2016.

In qualità di band ecosostenibile e paladini del riciclo creativo partecipano a numerosi eventi e workshop dedicati all’ecologia, al riciclo e alla sostenibilità, per citarne alcuni RiScArti, Re Boat Race, Heart Day Italia.

Occasionalmente si sono cimentati col piccolo schermo con piccole partecipazioni a programmi televisivi come Ci Pensa Mainardi su Fox Life, I Soliti Ignoti su Rai Uno e Tu Si Que Vales su Canale 5, dove passano il turno col Si unanime dei giudici e dal 96% del pubblico.

Sempre in attività puoi trovarli in giro nei club, i festival e le feste di piazza di tutta Italia.


Discografia

No Funny Stuff

Primo EP della band, registrato ad aprile 2015 in presa diretta, senza sovrincisioni e post-produzioni, conservando una linea stilistica vintage, fedele alla filosofia dell’Homemade ma in grado di carpire fedelmente l’energia live del gruppo.

Don’t Worry Be Funny!

Registrato nel 2016, in presa diretta come il precedente EP raccoglie 13 tracce con cover liberamente reinterpretate e brani inediti. L’album è disponibile su Spotify.

When I Grow Up

Undici tracce che comprendono brani inediti composti tra fine 2016 e inizio 2017 e alcune delle nuove cover inserite nel repertorio live. In quest’ultimo lavoro noterete una piccola evoluzione stilistica nel suono della band che vede affiancati ai nostri consueti strumenti acustici e fatti in casa delle sonorità più elettriche e un pizzico di rock in più.

L’album è disponibile nei live della band.